Nel mondo frenetico in cui viviamo, la ricerca di equilibrio e benessere è diventata una priorità per moltissime persone. Tra le numerose discipline che possono aiutarci in questo percorso, la bioenergetica si distingue per il suo approccio integrato tra corpo e mente.
La pulsazione della vita
Tutto nel nostro corpo segue un ritmo pulsante di espansione e contrazione: l’alternarsi di inspirazione ed espirazione, il battito del cuore, la circolazione sanguigna, la peristalsi intestinale. Per avere un buono stato di salute, è indispensabile mantenere questa pulsazione in equilibrio, come è stato chiaramente compreso da migliaia di anni dai più antichi sistemi di medicina tradizionale, come la medicina tradizionale cinese e l’ayurveda.
In Occidente, il primo a intuire l’importanza della pulsazione come indicatore del nostro stato di salute fu Wilhelm Reich, un brillante medico allievo di Freud convinto che alla base di molte nevrosi ci fossero danni subiti dall’impulso sessuale durante l’infanzia o nel processo educativo.
L’unità funzionale corpo-mente
Studiando al microscopio il comportamento delle amebe, Reich notò che pulsavano secondo un modello ritmico che spinge il loro organismo verso l’esterno per poi ritirarsi all’interno: lo stesso meccanismo che è presente ovunque in natura e nel corpo umano.
Reich notò, inoltre, che in molte persone il libero fluire dell’energia e della pulsazione vitale era inibito da tensioni o blocchi muscolari che limitavano la possibilità di movimento e riducevano la capacità respiratoria fino a creare patologie croniche, talvolta anche gravi. Con il tempo comprese, inoltre, che molte problematiche psicologiche ed emotive erano collegate a queste contrazioni fisiche e all’incapacità del corpo di scaricare pienamente l’energia accumulata nei suoi diversi distretti.
Il suo approccio “bioenergetico” per la prima volta introduceva la dimensione corporea nel lavoro psicoterapico considerando il corpo e la mente profondamente interconnessi. Secondo Reich, infatti, le tensioni emotive e i conflitti interiori possono manifestarsi nel corpo sotto forma di blocchi energetici e muscolari. Per individuarli e scioglierli, è necessario aumentare il livello di carica energetica attraverso il respiro e il movimento fino al raggiungimento di un picco di tensione massima, seguito poi da una scarica e da una fase di rilassamento. Questo processo controllato di carica e scarica energetica favorisce progressivamente l’ammorbidimento di ciò che Reich chiamò “armatura muscolare”, ossia un complesso sistema di gruppi muscolari che lavorano insieme circondando il corpo come degli anelli che, aprendosi e chiudendosi, permettono o impediscono il passaggio dell’energia e l’espressione emotiva.
Mentre in un organismo sciolto e rilassato i segmenti dell’armatura muscolare supportano il libero fluire dell’energia permettendo espressività e rilascio, in un corpo costretto da una rigida armatura di tensioni fisiche questo movimento è inibito e bloccato, diminuendo la vibrazione nell’intero sistema.
Le classi di esercizi
Negli stessi anni, il medico e psicoterapeuta statunitense Alexander Lowen, allievo e paziente di Reich, e sua moglie Leslie crearono le “classi di esercizi di bioenergetica” con l’obiettivo di promuovere la salute psico-fisica delle persone anche al di fuori del percorso terapeutico.
Queste sequenze di esercizi sollecitano la nostra struttura osteomuscolare per scioglierne le principali tensioni e favorire il rilascio di emozioni represse attraverso il respiro, l’uso della voce e specifici movimenti che, alternando momenti di carica e di scarica, sciolgono i distretti corporei contratti aumentando la vitalità dell’organismo.
Il grounding
Il grounding, o radicamento, è un elemento essenziale del lavoro bioenergetico ed è sempre presente in una classe di esercizi. Oltre a facilitare la connessione con il corpo, infatti, tutto il lavoro sui piedi e sulle gambe che solitamente si fa all’inizio della lezione apre i canali energetici indispensabili a scaricare l’energia in eccesso a terra, permettendo che una nuova carica abbia inizio. Inoltre, da un lato amplifica la capacità di sentire rafforzando l’attitudine alla presenza e a restare in contatto con il proprio centro, dall’altro aumenta la connessione con la realtà esterna.
I benefici delle classi di esercizi di bioenergetica
Le classi possono aiutare a:
- allentare e sciogliere tensioni muscolari;
- aumentare lo stato di vibrazione nel corpo, rendendolo più vitale, forte e carico;
- ampliare la capacità respiratoria depurando l’organismo da tossine e riattivando il metabolismo;
- migliorare l’equilibrio tra piano mentale, fisico ed emotivo;
- allargare gli orizzonti delle proprie capacità espressive e consentire di provare più piacere nella vita;
- consolidare la sensazione di presenza e radicamento.
Chi pratica spesso riferisce un generale aumento dell’energia, una maggiore consapevolezza di sé, una riduzione dello stress e un miglioramento della salute fisica in generale. Inoltre, la bioenergetica consente di esplorare e affrontare emozioni difficili, sostenendo il percorso di crescita personale in un contesto accogliente, amorevole e non giudicante grazie a una riconnessione profonda tra corpo e mente.